Il progetto seguendo gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 sullo Sostenibilità propone nell’Area Verde Parco dei Cedri una serie di azioni, che ne valorizzino le peculiarità e ne approfondiscano il suo importante ruolo sia sociale che ambientale. In particolare si propone di:
A) Prevenire il degrado dell’Oasi a libera evoluzione, “monumento naturale” del Parco dei Cedri, dotandola di staccionata per evitare incursioni e degrado, ripristinando i cartelli e promovendo visite guidate.
B) Progettare un piccolo angolo di biodiversità nella Corte dei Cedri per godere lo spettacolo della natura nelle diverse stagioni e apprezzarne il valore.
C) Viaggiare nella biodiversità alimentare con laboratori di sostenibilità, che coinvolgono giovani e anziani
D) Progettare un Book-crossing e fare Letture in Corte (Patto - lettura).
E) Realizzare un evento estivo per far rivivere l’aia della ex-Corte rurale con una “Serata speciale” dentro il Parco.
Già Francesco d’Assisi “chiedeva che nel convento si lasciasse sempre una parte dell’orto non coltivata, perché vi crescessero le erbe selvatiche, in modo che quanti le avrebbero ammirate potessero elevare il pensiero a Dio, autore di tanta bellezza”. Oggi sappiamo che questa non è solo una visione poetica, bensì il cardine per la rigenerazione ecosistemica dell’ambiente in cui viviamo. L’Oasi a libera evoluzione del Parco dei Cedri, vero e proprio Bosco di Pianura sia sul piano ecologico che paesaggistico, di circa 1500 m2, con più di trent’anni di vita rappresenta quindi una ricchezza da salvaguardare per tutta la Comunità. Il Parco dei Cedri, presenta anche altri habitat interessanti da curare e salvaguardare, come una bella fascia boschiva in prossimità degli argini del torrente, con la tipica vegetazione spontanea delle sponde dei fiumi di pianura e di prima collina. Coerentemente e a rafforzamento del Progetto Fotosintesi Urbana-finanziato PON-METRO, a cui i soggetti riuniti partecipano come partners, il Progetto parte dall’ecologia degli immediati dintorni per investire non solo nella dimensione intellettuale, ma anche in quella emozionale della Comunità (giovani ed adulti, abili e diversamente abili, soggetti fragili..); si propone di aumentare
la consapevolezza del ruolo fondamentale che la biodiversità svolge nell´assicurare la vita sulla Terra e di promuovere azioni positive per favorire interventi sostenibili di manutenzione, riqualificazione ed arricchimento dell’Area verde Parco Cedri, da vivere come spazio ludico, sociale e di apprendimento.
I problemi “prossimi” potranno poi allargare i propri confini fino a confondersi con quelli della terra. D’altra parte il tema clima e i piani di mitigazione e adattamento, che impegnano l’Amministrazione, per avere successo hanno bisogno di Comunità locali sempre più parte attiva e responsabile nel problema. Il Progetto del Cedri book crossing, coerente con gli obiettivi del Patto di Lettura per Bologna, si propone di creare una vivace comunità di lettori piccoli e grandi, di rafforzare la cittadinanza attiva e la corresponsabilità nella tutela e valorizzazione dei beni comuni. In sintesi i “Laboratori della sostenibilità”, che il progetto propone, fanno parte di una proposta culturale ampia da realizzare in rete con molti soggetti, aiutano a consolidare ed arricchire il rapporto, ormai in essere dal 2016, fra Gruppo di Cittadini, WWF ed Associazioni di diversamente abili presenti in Casa Rossa e Casa Gialla; sono in gran parte pensati partendo dalle esigenze dei vari gruppi dei diversamente abili, ma saranno frequentati anche da giovani e adulti della Comunità e delle scuole circostanti. Mettendo in rete ordini diversi di scuole del territorio, vorrebbero sperimentare anche il tutoraggio, dove i ragazzi più grandi coinvolgono i bambini e si misurano nel ruolo di “esperti”. Obiettivi e tempi sono naturalmente da progettare insieme alle scuole disponibili ad inserire il percorso nella loro programmazione annuale. Più facile appare forse il tutoraggio anziani e giovani nel laboratorio alimentare, in parte già sperimentato, così come in quello dell’orto, da proporre ex-novo. Proteggere il patrimonio alimentare attraverso la raccolta e la salvaguardia dei semi del nostro orto e giardino, selezionarli, raccoglierli, conservarli correttamente, ripiantarli nel giusto periodo si ritiene sia un'azione importante come imparare a leggere e scrivere, Recuperare quelli antichi, condividerli rappresenta poi un grande gesto educativo, che puo’ migliorare le relazioni intergenerazionali e dare ai giovani una dimensione di futuro, che parte anche dalla testimonianza della storia contadina dell’Area del Parco (vedi attività svolte dai Soggetti Riuniti).
Il Progetto tiene insieme cultura, sviluppo, innovazione sociale e proposte di nuovi stili di vita anche quando propone di condividere una “Serata speciale” per fare rivivere l’aia dell’ex-Corte bolognese o idee di mobilità sostenibile che rispettino i diritti dei più fragili.