Lo sviluppo edilizio del secondo dopoguerra ha cambiato il volto della Bologna “periferica” e spesso cancellato le tracce di un passato piu’ o meno lontano. “Cosa c’era prima” vuole essere un tentativo di ricostruire, passo-passo, tramite la memoria collettiva e i documenti il nostro senso di appartenenza ai luoghi che frequentiamo giornalmente, facendoci sentire parte di una storia che continua nel presente.
Corte Bellaria
L’area del Parco dei Cedri è un’area del Quartiere Savena ad Est di Bologna, a confine con San Lazzaro, delimitata dal Torrente Savena e dalle vie Dozza e Cavina. Abitata già in epoca villanoviana, anticamente scelta dai Romani come dimora della “Octava Legio Aemilia”, l’area è presente nelle carte della seconda metà del 700 come paesaggio rurale di campagna con siepi, filari di viti, coltivazioni di frumento, orzo, canapa . Al catasto la zona risultava divisa in due grandi proprietà: quella dei Malvasia verso la Via Emilia ( fondo Due Portoni) e quella dei Tacconi (Fondo Bellaria) verso le colline; in entrambe le proprietà apparivano edifici rurali. Nel 1776 la sistemazione idraulica della pianura bolognese e la deviazione del Savena, immesso nell’Idice per evitare inondazioni e rotte, modifico’ la fisionomia dei luoghi . Nel 1948 passava lungo il confine delle due proprietà la linea tramviaria Bologna-Imola . Nel 1892 il Fondo Malvasia dopo aver subito diversi cambi di proprietà venne acquistato dal Conte Lazzaro Sanguinetti; la villa con il suo storico parco e’ ancora oggi degli eredi Sanguinetti, mentre tutto il fondo rurale è stato acquistato negli anni ’60 dal Comune di Bologna per interventi di edilizia abitativa. Parimenti negli anni ’60 il fondo Tacconi con l’antica Corte Rurale, divenuta poi casa di campagna dei Conti Sassoli della Rosa (Sassoli Tomba della Rosa Emilio fu Consigliere DC nel 1956 – Sindaco a Bologna Giuseppe Dozza), passo’ al Comune di Bologna, che ne fece insieme ad altri terreni circostanti un Parco cittadino e la Sede di una scuola elementare con inserimento di disabili. Gli interventi per la realizzazione del Parco dei Cedri , divenuto poi Pre-Parco del Parco Gessi Bolognesi, sono stati completati nel 1982. La casa padronale dei Conti Sassoli, oggi Casa Rossa, fu trasformata nei primi anni ‘70 in scuola elementare e divenne sede di una sperimentazione del Comune di Bologna per superare la logica delle classi speciali e inserire i disabili meno gravi nelle classi comuni della scuola elementare. La vicina Casa Gialla, frequentata da disabili più gravi, svolgeva allora attività integrate con i bambini della Casa Rossa. E’ infatti del 1971 la Legge n. 118 che prevedeva l'inserimento degli allievi con disabilità lieve nelle classi comuni della scuola dell'obbligo. La Legge però non faceva cenno alla necessità di ricorre ad una didattica speciale per l’integrazione, né alle risorse umane e materiali da impegnare. I maestri di allora e i genitori del Consorzio Parco dei Cedri scelsero liberamente di partecipare e contribuire attivamente alla buona riuscita della sperimentazione, terminata poi nei primi anni ‘80. L'abolizione delle classi differenziali si ha solo con la Legge 517 del 1977, ma è con la legge Quadro 104 del 1992 che si giunge finalmente ad una legge organica, che non si concentra solo sull'assistenza, ma anche sull'integrazione e sui diritti dei disabili. Oggi Casa Rossa e Casa Gialla sono in uso ad ANFFAS Parco dei Cedri, ANFFAS Azzurro Prato e C.S.A.P.S.A
Io abito la Possibilità
Una casa piu’ bella della prosa
piu’ ricca di finestre
superbe le sue porte
E’ fatta di stanze simili a cedri
che lo sguardo non possiede
Come tetto infinito
ha la volta del cielo
La visitano ospiti squisiti
La mia sola occupazione
spalancare le mani sottili
per accogliervi il Paradiso
Emily Dickinson (1862)